L’arte di Robin Rhode rappresenta un ibrido, una forma espressiva in cui l’artista coniuga generi e forme artistiche diverse: la performance, il video, la fotografia, il disegno e la scultura, creando sequenze narrative attraverso il ricorso a materiali appartenenti alla quotidianità in cui spesso l’artista ritrae sé stesso mentre realizza murales o performance. Molta parte hanno nel suo lavoro la componente fantasiosa e quella musicale, così come numerosi sono i riferimenti post-moderni quali l’hip-hop, gli sport popolari, la street art, la cultura giovanile e i film.
Robin Rhode (Città del Capo, Sudafrica, 1976) vive e lavora a Berlino dal 2002. Nel 1984 si trasferisce a Johannesburg dove studia arte e film, mentre dal 1996 al 2001 si forma presso la AFDA - Association of Film and Dramatic Arts. Tra le esposizioni si ricordano: Museum Voorlinden, Wassenaar, Olanda (2021); Kunsthalle Krems, Krems, Austria (2020); Kunstmuseum Wolfsburg, Wolfsburg, Germania (2019); Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo, UK (2018); Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv, Israele (2017); Drawing Center, New York, USA (2015); Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles, USA (2010). Nel 2005 e nel 2015 ha partecipato alla Biennale di Venezia in rappresentanza del Sudafrica. I suoi lavori sono presenti in collezioni private e pubbliche tra cui il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Torino), la GAM di Torino, il Centre Georges Pompidou a Parigi, l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington D.C., il MoMA di New York, il Walker Art Center di Minneapolis (Minnesota, USA) e il Solomon R. Guggenheim di New York.
Foto © Paolo Mussat Sartor