Daniel Buren, tra i maggiori esponenti dell’Arte Concettuale, vanta una carriera lunga oltre 50 anni. Fin dalla metà degli anni Sessanta del secolo scorso sperimenta il grado zero della pittura iniziando ad utilizzare nella propria pratica artistica un tessuto industriale a righe verticali alternate bianche e colorate larghe 8,7 cm che porta l’osservatore a spostare la propria attenzione dall’opera all’intero ambiente fisico e sociale su cui l’artista interviene. Dal 1967, infatti, Buren abbandona il lavoro in studio per favorire interventi realizzati in situ, come strade, gallerie, musei, paesaggi ed edifici, creando opere che afferiscono allo stesso tempo alla pittura, alla scultura e all’architettura. Giocando con i colori, la luce, i diversi punti di vista e credendo nel connubio tra arte e vita, l’artista trasforma lo spazio circostante stimolando anche il coinvolgimento diretto del pubblico.
Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, Francia, 1938) vive e lavora in situ. Si è formato presso l’École des Métiers d’Art. I numerosi luoghi dei suoi interventi includono alcune delle maggiori istituzioni parigine quali Fondation Vuitton, Palais de Tokyo, Centre George Pompidou. È anche autore del lavoro permanente in situ “Les Deux Plateaux” (1985-86) situato nella Corte d’Onore del Palais-Royal di Parigi, così come di centinaia di lavori in situ e permanenti concepiti e realizzati per spazi pubblici in tutto il mondo tra cui Giappone, Italia, Spagna, Germania, USA, Canada, Messico, Cina, Corea, ecc… Una breve selezione di mostre personali internazionali include: Städtisches Museum, Mönchengladbach, Germania (1971); Stedelijk Museum, Amsterdam, Olanda (1976); Kröller-Müller Museum, Otterlo, Olanda (1976); Van Abbemuseum, Eindhoven, Olanda (1976); PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano (1979); Detroit Institute of Arts Museum, Detroit, USA (1981); Brooklyn Art Museum, New York, USA (1988); Kunstmuseum Bonn, Germania (1995); San Francisco Museum of Modern Art, USA (2003); Guggenheim Museum, New York, USA (2005). Nel 1965 ha vinto il premio della Biennale di Parigi e nel 1986 ha rappresentato la Francia alla 42° Biennale di Venezia dove è stato insignito del prestigioso Leone d’Oro per il miglior padiglione. Nel 2007 ha ricevuto il Praemium Imperiale per la Pittura dalla Japan Art Association e nel 2024 il Premio Internacional de Mecenazgo conferito dalla Fondazione Callia di Spagna.
www.danielburen.com
Tucci Russo e Daniel Buren, Torino, 1975