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LILI DUJOURIE

Lili Dujourie esprime col suo lavoro un immaginario che, ricercando la bellezza propria della storia dell’arte, tocca i temi della vanità, della transitorietà, della presenza e dell’assenza, e della melanconia. La sua opera è pregna di riferimenti culturali tratti dalla letteratura, dalla musica, dalla cinematografia e dalla pittura. Con le prime sculture, risalenti agli anni Sessanta, Lili Dujourie si pone in dialogo critico con l’Arte Minimal e Concettuale predominante nel panorama artistico del periodo, per poi rivolgersi nel decennio successivo alla fotografia e al video. Specialmente nei video in bianco e nero, senza sonoro e dove appare molto spesso come soggetto il corpo nudo femminile, Lili Dujourie esplora i temi dell’identità e del genere che animano il dibattito femminista contemporaneo. La dicotomia tra movimento e staticità, tra bi e tridimensionalità, tra figurazione e astrazione, ha sorretto tutta la sua ricerca artistica fino ad oggi: in una costante oscillazione tra pittura e scultura, Lili Dujourie ha utilizzato nelle sue opere materiali diversi come carta, velluto, marmo, gesso, piombo, creta e ferro, rivelandone le interne contraddizioni. Questi materiali infatti possono essere intesi allo stesso tempo come soffici e duri, malleabili e rigidi, fluidi e solidi, sensuali sebbene inerti: ciò dipende da quanto la percezione che lo spettatore ha degli stessi viene modificata dalla “poesia” che scaturisce dalla loro manipolazione. “I choose materials for their meaning and they are always both matter and medium”.

Lili Dujourie (Roeselare, Belgio, 1941) vive e lavora a Lovendegem, Belgio. Tra le esposizioni personali si ricordano: Kohta, Helsinki, Finlandia (2020); S.M.A.K., Ghent, e MuZEE, Ostenda, Belgio (2015); Leopold-Hoesch-Museum, Düren, Germania (2014); Abadía Benedictina de Santo Domingo de Silos, Burgos, Spagna (2011); La Conservera, Ceuti, Spagna (2010); Le Creux de l’enfer, Thiers, Francia (2008); BOZAR, Bruxelles, Belgio (2005); Centro Andaluz de Arte Contemporaneo, Siviglia, Spagna; Badischer Kunstverein, Karlsruhe, Germania; Argos Brussels, Belgio (2002-2004). Tra le numerose esposizioni collettive ha partecipato a: Another Energy: Art + Life of Women Artists That Continue Creating, Mori Art Museum, Tokyo, Giappone (2021); Sanguine. Luc Tuymans on Baroque, Fondazione Prada, Milano, Italia (2018); Superposition: Equilibrium and Engagement, 21° Biennale di Sydney, Sydney, Australia (2018); Documenta 12, Kassel, Germania (2007); Biennale of Sydney, Sydney, Australia (1988); Aperto 86, 42° Biennale di Venezia, Venezia, Italia (1986). Nel 2016 l’esposizione Folds in Time è stata nominata “Miglior mostra dell’anno 2015” dall’Associazione Belga dei Critici d’arte. Lo stesso anno Lili Dujourie è stata insignita del prestigioso riconoscimento Flemish Culture Award for Visual Arts.

www.lilidujourie.be